LA FIAMMA D'AMORE NELLA SACRA SCRITTURA E NELLA TRADIZIONE DELLA CHIESA

17.08.2011 18:58

(dall'Edizione Italiana del DIARIO SPIRITUALE)

 

Il concetto della Fiamma d'Amore non è nuovo. Ne troviamo tracce in vari passi della Sacra Scrittura e lo incontriamo anche nel Vecchio Testamento.

" Dio è Amore " dice S. Giovanni Apostolo (1 Gv. 4,8). L'Eterno Amore si è manifestato in pieno quando è apparso a Mosé nel roveto ardente (Es. 3, 1-7).

L'Amore è dunque un fuoco ardente che non si spegne mai. La Divina Trinità è l'Eterno Amore che vuol donarsi alle sue creature. Que­sto desiderio si è realizzato quando la seconda persona della Trinità, Gesù Cristo, ha preso Corpo nell'Immacolata Vergine Santa. " Dio ha tanto amato il mondo da dare il Suo Figlio Unigenito " (Gv. 3,16) e Gesù Cristo dunque è la più tangibile manifestazione dell'Amore Divino; tutta la sua vita terrena, dalla nascita fino al sacrificio espiato­rio, accettato per noi sulla Croce, è stata l'irradiazione di tale Amore, e lo ha intuito chiunque ha avuto rapporti con Lui; perciò la gente sem­plice Lo seguiva con attaccamento, specialmente i peccatori, che il suo Amore misericordioso trasformava in apostoli e in seguaci. Per tutti ha avuto parole di conforto e di sollievo. " Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava con noi (i discepoli di Emmaus) lungo il cammino, quando ancora ci spiegava le scritture? (Lc. 24,32) Il suo programma è compendiato nelle parole: " Sono venuto a por­tare il fuoco sulla terra e come vorrei che fosse già acceso! " (Lc. 12,49) Alla consacrazione del tempio di Salomone " cadde dal cielo il fuoco " che si trasformò in fuoco di sacrificio e arse per la gloria di Dio (2 Cron. 7,1). Similmente lo Spirito Santo effonde, con il Battesimo, la scintilla del suo fuoco d'amore nel santuario dell'anima per santificarla e farla ardere a gloria di Dio, rendendola partecipe della vita divina. Questa vita divina ci fa santi, perciò la chiamiamo grazia santificante. "Non sapete che siete tempio di Dio e che lo Spirito Santo abita in voi?" (1 Cor. 3, 16) Con il Sacramento del Battesimo Dio ci assegna lo scopo sublime da raggiungere, cioè la nostra autosantificazione e lo addita come un comando: " Siete Santi, perchè lo, il Signore, Dio vostro, sono Santo. " (Lev. 19,2) Tuttavia, anche se con il Battesimo riceviamo la vita divina, non cambia la natura umana e non ci abbandona l'eredità della inclinazione al male che sonnecchia nel profondo dell'anima e che nel nostro essere è più proclive al male che al bene. Arde in noi la scintilla d'amore rice­vuta da Dio e ci sollecita ad estirpare il male e a volere il bene, ma que­sta scintilla della vita di grazia deve prendere sempre più forza e crescere in modo tale da realizzarsi finalmente in fuoco e ardere per la gloria di Dio. L'Eterno Padre aspetta ancor più da noi. Vuole che questo fuoco diventi travolgente e annienti ogni imperfezione per renderci santi. E se un'anima non fa resistenza alla grazia, ma prontamente collabora, già qui sulla terra può raggiungere la perfezione: l'unione con Dio. Que­sto è il premio alla sua fedeltà, purchè resti perseverante nell'amore fino alla fine. Dio allora prende dimora in essa (Gv. 14,23) e l'amore, per se stesso nel suo culmine, si trasforma in vivente Fiamma d'Amore.

S. Giovanni dalla Croce (1542-1591). È stato colui che per primo si è occupato particolarmente della lenta trasformazione dell'anima. Il S. Ufficio della Chiesa lo ha dichiarato come l'unico e mistico maestro teo­logale che " scriveva guidato dallo Spirito di Dio, ripieno della sapienza del Cielo ". Nel suo libro " La fiamma d'amore vivente ", come nessun altro, dipinge in modo affascinante la condiscendente bontà dell'Amore Divino verso ogni anima. Alla perfezione e con sensazioni spirituali descrive l'illuminante, curativo e purificante effetto della Fiamma d'Amo­re Divino nelle diverse fasi della vita spirituale perchè, finalmente, pre­pari l'anima all'unione con il Signore. Poi, in modo parallelo alla sua crescita spirituale, la scintilla dell'Amore Divino si realizza sempre più, grado per grado, in ardente Fiamma d'Amore. (L'opera " La Fiamma Viva d'Amore " è stata pubblicata anche in ungherese, da P. Szeghi Erno OC D, traduzione " Il simbolo dell'Amore Divino e il Cuore ".) Nell'ordine della vita soprannaturale consideriamo il CUORE come centro della personalità e come sede dell'Amore; l'Amore di Dio si manifesta, dunque, in tutta la sua pienezza nel Cuore di Gesù e se gli artisti vogliono farlo percepire lo raffigurano con i raggi di fuoco traboc­canti dal Suo CUORE e ciò, non soltanto per una ragione di simbolo. Nell'ordine della vita di grazia il Sacro Cuore traboccante significa l'ardente desiderio di comunicare il Suo Amore e di diffonderlo su di noi. Perciò la Fiamma è inseparabile dal Cuore Divino.